Alla scoperta del Pilates, un vero toccasana per il corpo e la mente

Sempre più frequentemente negli ultimi anni si sente parlare di pilates. Ma in cosa consiste esattamente e quali benefici può portare?

Il pilates è un tipo di ginnastica di tipo rieducativo, preventivo e terapeutico focalizzato sul controllo della postura. Differentemente da altri tipi di attività svolte comunemente nelle palestre, non si tratta di un semplice insieme di esercizi ma di un vero e proprio metodo.

L’obiettivo del suo ideatore, Joseph Hubertus Pilates, era infatti quello di rendere le persone più consapevoli di sé stesse e del proprio corpo. Sempre più spesso al giorno d’oggi i ritmi di vita e lavorativi a cui siamo sottoposti ci allontanano da un’attenzione specifica verso noi stessi, facilitando l’insorgere di dolori di vario genere ai quali spesso non riusciamo a dare una spiegazione.

Si pensi a quante volte nell’arco della giornata ripetiamo continuamente gli stessi gesti o manteniamo le stesse posizioni fisse per ore e ore: lo facciamo da sempre, non abbiamo mai avuto dolori, dunque è semplice e comune pensare che non possa essere quella la causa di quel mal di schiena invalidante o di quel peso sul collo e sulle spalle mai sentito prima. Eppure, esclusi i problemi che hanno un’origine traumatica, è proprio la routine non consapevole a generare la gran parte dei disturbi di cui soffre comunemente la gente.

Lo scopo della tecnica pilates è quello di portare l’individuo a muoversi in modo più consapevole, corretto ed economico nella quotidianità.

 

I punti cardine del pilates

Il pilates si incentra sull’allineamento posturale, sulla respirazione, sul miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio e sul rinforzo della “powerhouse” o “core“.

La powerhouse è l’area compresa tra la parete finale della cassa toracica e la porzione più bassa del bacino, ed è costituita principalmente dai muscoli addominali (retto, obliquo e trasverso), dal quadrato dei lombi, dal pavimento pelvico, dai glutei e flessori dell’anca. Per essere più chiari è quello che noi tutti identifichiamo come baricentro.

 

 

Il controllo del baricentro avviene stabilizzando il bacino tramite il lavoro sinergico dei muscoli anteriori (addominali) e quelli posteriori (lombari), deputati al mantenimento di una posizione neutra. Un appropriato allenamento e rinforzo del baricentro comporterà un miglior controllo posturale riducendo l’incidenza di infortuni e dolori.

La ginnastica del pilates spazia tra moltissimi esercizi che possono essere eseguiti sia a corpo libero (eventualmente anche attraverso l’utilizzo di strumenti come sbarre, maniglie, elastici) che con l’ausilio di macchinari specifici, quali il reformer, la cadillac e la chair.

 

I benefici del pilates

Il pilates è una disciplina che, se praticata con regolarità, può dare grandi benefici, sia fisici che mentali, migliorando la qualità della vita delle persone. Come? 

1.    Corregge la postura. Attraverso il rinforzo della muscolatura di tutto il corpo, in particolare della colonna vertebrale, insegna a controllare i movimenti con una sempre più crescente consapevolezza e padronanza di sé stessi.

2.    Migliora allo stesso tempo forza e flessibilità agendo contemporaneamente sia sull’allungamento che sulla tonificazione dei muscoli.

3.    Rinforza il centro. Gli addominali infatti sono chiamati in causa in maniera primaria in ogni esercizio.

4.    Previene l’insorgenza di dolori muscolo scheletrici. Aumenta infatti la mobilità generale di tutte le articolazioni del nostro corpo e, lavorando su un corretto tono/trofismo muscolare, riduce il rischio di sviluppare patologie croniche degenerative quali l’artrosi.

5.    Migliora la respirazione e quindi anche l’ossigenazione di tutto il corpo.

6.    Favorisce la circolazione del sangue andando ad alleviare eventuali disturbi legati all’accumulo di liquidi, in particolare agli arti inferiori.

7.    Migliora l’equilibrio poiché agisce positivamente sulla presa di coscienza del corpo.

8.    Genera benessere mentale attraverso un aumento della propria autostima e una riduzione di eventuali stati d’ansia e stress accumulati.

 

Conclusioni

Il pilates, ovviamente, può essere praticato anche in autonomia, ma il consiglio è sempre quello di affidarsi ad un centro specializzato e ad istruttori qualificati che possano valutare la vostra condizione iniziale e costruire un programma mirato in base alle vostre esigenze specifiche. 

Fisiotop dispone a Rivara di una sede dedicata al pilates e alla ginnastica posturale con istruttrici altamente qualificate. Se soffri quindi di disturbi posturali o, se al contrario stai bene ma sei curioso di conoscere più a fondo questa disciplina, affidati alla qualità dei nostri servizi.

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Dolore alla spalla notturno: perchè si verifica e come trattarlo

Vi è mai capitato durante la notte di non riuscire ad addormentarvi o di essere svegliati per un forte dolore alla spalla? Non è così inusuale, anzi. Il dolore alla spalla notturno è un sintomo piuttosto comune, nella maggior parte dei casi espressione di un’infiammazione.

La particolarità di questa problematica è che il dolore si presenta in maniera più importante e invalidante durante la notte quando andiamo a dormire, disturbando gravemente il riposo e costringendo spesso le persone a girarsi e rigirarsi nel letto per cercare la posizione meno dolorosa.

Al contrario di giorno, nonostante si muova maggiormente la spalla, il fastidio risulta essere pressoché nullo o circoscritto a movimenti specifici. Come mai allora di notte si genera un dolore così acuto? Da che cosa è causato? Andiamo a vedere nel dettaglio.

 

DA DOVE NASCE IL DOLORE ALLA SPALLA NOTTURNO

La spalla è l’articolazione più mobile di tutto il corpo. Proprio per questa sua caratteristica è maggiormente soggetta a sollecitazioni nelle sue diverse componenti anatomiche, in particolar modo sulle strutture tendinee.

Durante la giornata, posture fisse protratte nel tempo, magari anche scorrette, o attività particolarmente ripetitive generano delle tensioni che a lungo andare possono sovraccaricare le spalle e il tratto cervicale. Questo rappresenta terreno fertile per lo sviluppo di infiammazioni tendinee.

 

Ma perché il dolore si manifesta di notte? Le ragioni sono principalmente anatomiche.

Quando dormiamo il nostro corpo va in contro ad un rilassamento fisiologico che comporta una perdita della corretta posizione anatomica della spalla. Segue uno stiramento di alcuni tendini della cuffia dei rotatori che, se già infiammati, tenderanno ad irritarsi ulteriormente causando dolore.

 

 

 

A questo si aggiunge la posizione che assumiamo durante la notte. Che sia supina, prona oppure girata sul fianco, determina un restringimento dello spazio all’interno dell’articolazione della spalla e una compressione dei tendini. Nello specifico sono più frequentemente chiamati in causa il sovraspinato e il capo lungo del bicipite.

 

 

Invece, quando siamo in posizione eretta, tutta la muscolatura circoscritta alla spalla mantiene l’articolazione stabile e ne garantisce i regolari rapporti anatomici. Dunque, salvo movimenti su angoli particolarmente provocativi per l’area infiammata, non si percepisce praticamente dolore.

 

 

DOLORE ALLA SPALLA NOTTURNO: QUALI TERAPIE ADOTTARE

Ci sono diversi modi di approcciare a questa problematica ed eliminare il dolore notturno alla spalla.

Generalmente le persone tendono subito a ricorrere ad antinfiammatori o antidolorifici per dormire un po’ più serenamente, ma spesso si tratta di palliativi momentanei che non risolvono in maniera permanente la sintomatologia dolorosa. Anzi, se sottovalutata e protratta nel tempo rischia di aggravarsi sino a determinare gravi degenerazioni delle strutture coinvolte.

In caso di forti e frequenti dolori il primo consiglio è quello di ricorrere al consulto di uno specialista in modo che possa esaminare nel dettaglio la situazione e proporre un piano terapeutico mirato.

Da una prima valutazione fisioterapica sarà già possibile studiare e attuare, attraverso l’utilizzo di terapie strumentali, tecniche manuali e chinesiterapia (esercizi specifici) un percorso riabilitativo volto:

  • Alla risoluzione dell’infiammazione;
  • Al detensionamento e allungamento della muscolatura contratta;
  • Al ripristino della corretta dinamica di movimento della spalla;
  • Al rinforzo dei muscoli della cuffia dei rotatori, principali stabilizzatori della spalla.

 

Se soffri quindi di dolore alla spalla notturno non temporeggiare, potresti avere una seria infiammazione in corso. Chiedi una visita specialistica per individuare le cause e studiare il miglior percorso riabilitativo. Affidati ad una delle nostre 5 sedi Fisiotop.

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Come alleviare il mal di testa migliorando la postura

Quante volte il nostro lavoro, il nostro studio, il nostro tempo libero sono frenati dall’insorgere del mal di testa (o cefalea)? E’ una delle patologie più comuni ma anche tra le più fastidiose, in grado di condizionare significativamente la nostra quotidianità. La forma più comune che affligge la maggior parte delle persone è la cefalea muscolotensiva. Ma da dove ha origine ed esiste un modo per combatterla?

Studi recenti hanno dimostrato che i collegamenti tra mal di testa e postura sono più di quanti si possa immaginare. Spesso infatti, chi soffre di questa problematica, indipendentemente dalla diagnosi, mostra anche un tratto cervicale più rigido del normale. Ecco perché migliorare la condizione dei muscoli e delle vertebre può aiutarti ad alleviare i sintomi.

 

In che modo la postura avrebbe a che fare con cefalea o emicrania?

Spesso non ce ne accorgiamo ma ogni giorno, quando utilizziamo il telefono, il computer o stiamo semplicemente seduti, assumiamo delle posture scorrette per la nostra schiena e per il tratto cervicale. Come incidono sull’insorgere del mal di testa? La spiegazione è semplice:

1. Più le tue spalle saranno chiuse in avanti, e magari anche sollevate verso l’alto, più genererai tensione sui muscoli cervicali, in particolare sul trapezio, un grande muscolo che occupa gran parte della regione dorsale superiore e cervicale e che si inserisce proprio a livello della nuca.
Non è difficile immaginare dunque come una forte contrattura di questo muscolo possa generare tensione anche su tutte le strutture che avvolgono il cranio.

2. Più la tua testa protende in avanti, più comprimerai le vertebre cervicali che facilmente si irriteranno generando un’infiammazione locale, potenziale causa di mal di testa e dolore.

3. A chiudere il cerchio l’aspetto emotivo, col tempo sempre più rilevante nell’insorgenza di queste problematiche e non solo.
Più sarai ansioso, stressato e/o introverso più avrai un peggioramento della postura, che guarda caso tenderà a chiudersi in avanti e a contrarsi, e un peggioramento della
respirazione, che sarà sempre più corta e superficiale e si tradurrà in ulteriore accumulo di tensione muscolare in particolare nella regione di collo e spalle.

 

Come si può alleviare il mal di testa migliorando la postura?

Attraverso un percorso specifico di esercizi mirato a riequilibrare il tuo corpo sotto diversi punti di vista.

Gli esercizi saranno volti all’allungamento dei muscoli eccessivamente contratti, al rinforzo dei muscoli deboli, alla correzione delle posture scorrette che gravano sulle vertebre e al ripristino di una corretta dinamica respiratoria.

Di seguito ti faremo vedere 3 semplici esercizi da poter eseguire in autonomia per cominciare a lavorare su questi aspetti. Ti basterà dedicare 10 minuti al giorno e già al termine della prima settimana percepirai dei miglioramenti nella postura, nel dolore e rigidità cervicale e anche una riduzione dell’intensità o della frequenza delle cefalee.

 

1)  CORREZIONE DELL’ANTEPOSIZIONE DEL CAPO

Posizionati seduto su una panca con la schiena e la nuca appoggiate alla parete. Adduci (avvicina) le scapole, porta le spalle aderenti al muro mantenendo lo sguardo orizzontale e deprimi il mento verso il basso distendendo il tratto cervicale

Se fai fatica a mantenere l’orizzontalità dello sguardo e a distendere bene il tratto cervicale mantenendo le spalle a contatto con il muro, aiutati con una palla sgonfia o con un cuscino per eseguire il movimento. Mantieni la posizione per una ventina di secondi e ripeti 10 volte

2)  RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA

La respirazione diaframmatica è molto importante perché va a lavorare sulle tensioni accumulate nel corpo aiutando anche a ridurre ansia e stress.

Rilassa il corpo e posiziona ad esempio un libro sopra la pancia. Inspira profondamente aria dal naso gonfiando il più possibile la pancia. Fai attenzione a non creare movimenti compensatori con la parte alta del torace o irrigidendo le spalle, focalizzati sul riempimento della pancia. Quando espiri butta fuori l’aria dalla bocca e porta l’ombelico verso il pavimento.

Prenditi un paio di minuti per respirare correttamente in modo da eliminare le tensioni e rilassare il corpo.

 

3)  APRIRE IL PETTO E MIGLIORARE LA MOBILITÀ DELLE SPALLE

Posizionati con la schiena, le spalle e la testa ben aderenti alla parete. Porta verso l’alto la bacchetta sopra la testa con un’impugnatura più larga delle spalle. Se trovi semplice l’esecuzione stringi l’impugnatura portandola alla larghezza spalle. Se continui ad eseguirlo facilmente riduci ulteriormente l’impugnatura in modo che sia più stretta delle spalle. Svolgi quotidianamente 3 serie da 10 ripetizioni ciascuna.

Ricorda di respirare correttamente, inspira quando sali ed espira quando scendi. Fai attenzione a non staccare la schiena dal muro e a non inarcare il tratto lombare per compensare il movimento di salita. Se accade ciò mantieni un’impugnatura più larga. 

Posizionati con le spalle e i gomiti a 90 gradi e sali lentamente con le braccia fino a far toccare le mani. Ricorda sempre di mantenere la schiena e le spalle ben aderenti al muro e di attivare bene la parete addominale. Non dimenticare di respirare correttamente, quindi inspirando durante la salita ed espirando durante la discesa. Esegui quotidianamente 3 serie da 10 ripetizioni.

Se trovi faticoso svolgerlo da seduto, puoi provare ad eseguirlo in posizione supina. I movimenti sono gli stessi ma la minor azione della forza di gravità rende l’esecuzione dell’esercizio più semplice.

Questi esercizi rappresentano un percorso che, se eseguito con regolarità e costanza, ti può aiutare a migliorare la postura aprendo le spalle, correggendo l’anteposizione del capo e dandoti sollievo se soffri frequentemente di cefalea muscolotensiva. Se desideri invece un consulto più approfondito o un programma mirato per curare e alleviare questa sintomatologia, vieni a trovarci in una delle nostre sedi Fisiotop.

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