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I 10 punti fondamentali per la manipolazione vertebrale

Che cosa sono le tecniche HVLA?

Indice

2024sab18mag(mag 18)09:00dom19(mag 19)17:30Corso HVLAColonna e articolazioni perifericheStudio Fisiotop Cuorgnè, via Torino, 3309:00 – 17:30 (19)

1. Introduzione

Nel corso HVLA Colonna e articolazioni periferiche verranno intraprese tecniche di manipolazione vertebrale.

L’azienda Fisiotop nel corso degli anni ha dato vita ad un lungimirante progetto che, dopo anni di sperimentazione, ha portato ad un’attenta analisi del funzionamento del corpo umano e del movimento.
In questo articolo verrà messo in evidenzia l’aspetto posturale ed il suo equilibrio statico e dinamico che, negli ultimi anni, è diventato un argomento cardine per molti specialisti.
L’obiettivo sarà quello di aggiornare i professionisti del settore attraverso dei corsi formativi sull’analisi posturale e soprattutto visiva. Questa necessità nasce dal fatto che sono sempre più i comuni i disordini visivi; quindi, avere un professionista altamente specializzato che si occupi della cura e della prevenzione di questi disturbi risulta essere di fondamentale importanza.

2. Caratteristiche della manipolazione vertebrale

La manipolazione vertebrale è una tecnica passiva effettuata da un terapeuta specializzato e consistente nell’applicazione di impulsi ad alta velocità e a bassa frequenza.

Simili interventi, che prendono il nome di HVLA (High Velocity Low Amplitude), sono focalizzati su una singola articolazione, che viene trattata fino al limite del “range of motion” collegato a sua volta alle esigenze individuali.

La manipolazione si verifica tra le faccette articolari, che possiedono una pressione minore rispetto al resto dell’osso vertebrale.

Si tratta di una procedura che richiede una notevole qualificazione e una collaudata esperienza, oltre ad alti livelli di abilità e di coordinazione da parte del fisioterapista.

Proprio per questo motivo è opportuno che i professionisti del settore sanitario e sportivo, come posturologhi, fisioterapisti, osteopati, fisiatri ed esperti in Scienze Motorie, siano adeguatamente preparati per possedere le competenze richieste.

Fisiotop Accademy è una struttura altamente specializzata nella formazione di tecnici della manipolazione vertebrale con metodiche HVLA che, tramite corsi teorici e pratici di alto livello, possono acquisire le principali tecniche thrust di ispirazione osteopatica e chiropratica.

In questo corso è possibile imparare un metodo innovativo, efficace e sicuro sulle principali tecniche di manipolazione diretta, rivolto a fisioterapisti, massoterapisti, osteopati, studenti e personale medico del settore.

Contrariamente a quanto si credeva fino a qualche anno fa, le manipolazioni vertebrali non servono a riportare in posizione segmenti ossei disallineati e neppure ad aggiustare porzioni fuori controllo, ma piuttosto svolgono un ruolo di primaria importanza per intervenire sulla stiffness muscolare.

La stiffness spinale è la capacità elastica di un fascio muscolare che, nel distretto articolare della colonna vertebrale, può influire notevolmente sulla qualità dei movimenti e della postura.

Inoltre tecniche del genere contribuiscono a diminuire la sintomatologia dolorosa quasi sempre associata a disturbi di questo tipo, migliorando quindi lo stato di benessere del paziente.

Le modificazioni biomeccaniche derivanti da interventi di manipolazione vertebrale dipendono da cambiamenti neurofisiologici che si verificano all’interno dell’articolazione.

Grazie al controllo funzionale sugli Organi Tendinei del Golgi e sui Fusi Neuromuscolari, le articolazioni ottimizzano le loro risposte alle stimolazioni sensitive dei recettori sensoriali.

Le manipolazioni contribuiscono a ridurre la sintesi di citochine, composti antinfiammatori che aumentano moltissimo la loro concentrazione ematica in caso di problemi articolari al rachide.

Un altro vantaggioso effetto di simili tecniche fisioterapiche è collegato infine al potenziamento delle risposte immunitarie.

3. Utilità del metodo HVLA

Le manipolazioni vertebrali sono interventi manuali che il terapeuta applica su specifici punti di collegamento tra le vertebre, ossa cave che contengono e proteggono il midollo spinale.

Il midollo spinale, che è una porzione del sistema nervoso centrale, è costituito da fasci di nervi ascendenti (che dalla periferia salgono al cervello) e discendenti (che dalle aree encefaliche si distribuiscono alla muscolatura).

È chiaro che qualsiasi problema alle articolazioni della colonna vertebrale può incidere notevolmente sulla funzionalità neuromuscolare e pertanto limitare i movimenti, alterare l’assetto posturale e provocare l’insorgenza di dolore.

I meccanismi che stanno alla base della tecnica HVLA non sono ancora del tutto stati chiariti, anche se la loro validità terapeutica è ormai un dato di fatto riconosciuto unanimamente.

Il punto di forza di simili interventi, il così detto “crack”, è il risultato della forza erogata sull’area manipolata e può variare a seconda della porzione di rachide coinvolto.

Le modificazioni biomeccaniche della colonna vertebrale, che hanno una durata di qualche ora, servono sostanzialmente per eliminare il dolore e per migliorare la qualità del movimento e della postura, anche se, non essendo risolutive al 100%, devono essere ripetute.

D’altra parte si tratta di operazioni non invasive e superficiali che pertanto agiscono limitatamente al loro ambito interventistico.

Se ben effettuate, le manipolazioni si rivelano la scelta d’elezione a tre livelli:
• periferico,
con miglioramento dei disturbi infiammatori locali e potenziamento delle risposte motorie;
• spinale,
con inibizione della sintomatologia dolorosa a livello del midollo spinale;
• sovra-spinale,
con riduzione delle risposte cerebrali alle stimolazioni nocicettive periferiche.

Si può affermare che tali procedure manipolatorie agiscono in maniera graduale iniziando dalla periferia e raggiungendo poi i centri encefalici di controllo del dolore.

Questo fatto spiega perché il primo risultato ottenuto si traduce con una diminuzione del dolore.

4. Decalogo per una corretta manipolazione vertebrale

Il successo o l’insuccesso delle manipolazioni vertebrali dipende fondamentalmente dall’abilità del professionista che interviene sul rachide del paziente, dato che un approccio sbagliato potrebbe provocare conseguenze molto gravi.

Esistono due tipi di approccio a questa metodica: uno attivo, che può essere eseguito mediante una serie di esercizi svolti dal paziente e uno passivo che viene messo in atto da un terapeuta.

In quest’ultimo caso si deve creare una serie di messa in tensione lungo definiti assi della colonna vertebrale a cui fa seguito un rapido movimento che rappresenta il punto focale della manipolazione.

Per non commettere errori che potrebbero inficiare completamente il risultato finale dell’intervento manipolatorio è stato stilato il seguente decalogo di operazioni necessarie per una corretta manipolazione vertebrale.

1. La manipolazione deve essere eseguita rispettando i movimenti fisiologici del rachide, che sono: flessione, lateroflessione, rotazione ed estensione, evitando quindi qualsiasi forzatura.

2. La manipolazione è un intervento indolore e pertanto deve essere effettuata secondo la direzione antalgica del movimento.

3. Per raggiungere risultati efficaci e soddisfacenti, bisogna tenere presente che le manipolazioni sono atti tridimensionali che prevedono almeno tre direzioni libere.

4. Le manipolazioni possono essere eseguite soltanto dopo che il paziente è in possesso di una diagnosi chiara e attendibile, che esclude qualsiasi controindicazione o effetto collaterale.

5. L’angolo delle manipolazioni deve rimanere sempre entro il range fisiologico con un valore di rotazione massimo compreso preferibilmente tra 30 e 35 gradi centigradi.

6. È assolutamente vietato intervenire su segmenti vertebrali che hanno subito interventi chirurgici di stabilizzazione, in quanto i movimenti potrebbero alterare la posizione dei fissatori.

7. Gli interventi manipolatori possono essere eseguiti soltanto su pazienti informati, consenzienti e collaborativi, che non siano affetti da disturbi ansiosi o depressivi.

8. L’intensità dell’intervento deve essere proporzionata alla gravità del disturbo da trattare, calibrando con attenzione la forza manipolatoria.

9. Le manipolazioni devono essere eseguite da professionisti esperti e competenti, in ambienti idonei (ambulatori medici) e con specifici strumenti.

10. È possibile valutare l’efficacia di un trattamento del genere non prima del terzo giorno successivo alla manipolazione, quando il paziente deve essere rivalutato per analizzare il suo stato di salute.

5. Corso professionale HVLA

Fisiotop è specializzata nella risoluzione di problematiche dolorose di natura osteoarticolare, che organizza un corso di manipolazione strutturale del rachide e delle articolazioni periferiche, insegnando ai partecipanti le principali tecniche thrust della scuola di Maigne.

Il corso HVLA è rivolto a fisioterapisti, massoterapisti, osteopati, fisiatri e medici di questo settore, che possono imparare un metodo efficace, innovativo e sicuro riguardante le tecniche di manipolazione sia sulla colonna vertebrale che sulle articolazioni periferiche.

Il programma, che prevede anche l’insegnamento di tecniche miotensive sul rachide, è organizzato con lezioni teoriche e pratiche, finalizzate a trasmettere le competenze necessarie per intervenire su tutti i settori della colonna vertebrale.

Queste tecniche sono applicabili al tratto cervicale, alle giunzioni cervico-dorsali, al tratto dorsale e a quello lombare.

Per quanto riguarda le articolazioni periferiche, il programma prevede l’insegnamento di metodiche riguardanti spalla, gomito, polso, ginocchio, anche, caviglie e sinfisi pubica.

Fisiotop è stata fondata nel 2009, con lo scopo di applicare un innovativo metodo riabilitativo che consente di sfruttare in maniera ottimale le tre fondamentali terapie di training (allenamento), osteopatia e posturologia.

Un programma del genere si basa su una preventiva valutazione posturale del paziente e dei suoi disturbi, allo scopo di individuare e migliorare le problematiche disfunzionali mediante programmi personalizzati.

Gli effetti delle manipolazioni HVLA sulla muscolatura dipendono dalla pratica del terapeuta e dal tipo di tensione che viene sviluppata.

È stato ampiamente dimostrato che interventi del genere sono in grado di migliorare la mobilità delle articolazioni anche attraverso manipolazioni mirate su eventuali aderenze tissutali intra- ed extra-capsulari.

Grazie a questa tecnica è possibile realizzare un’ottimizzazione della fisiologia neuromuscolare, sia in fase motoria che statica.

Le HVLA svolgono inoltre un potente effetto antalgico attraverso la stimolazione delle radici nervose dorsali che favoriscono il rilascio di endorfina, una molecola con effetto antidolorifico e bioattivante.

Si verifica inoltre un rilassamento dei fasci muscolari contigui, con attenuazione del dolore.

In seguito allo scatto (“crack”) si verifica un insieme di conseguenze neurofisiologiche ad altissimo impatto, che incidono non soltanto a livello muscolo-scheletrico ma anche nervoso.

Le più valide applicazioni delle tecniche HVLA sono le seguenti:
• miglioramento dei segni clinici derivanti da percezione dolorosa;
• riduzione del ROM articolare;
• attenuazione di algie mioarticolari.

Prima di affrontare un programma terapeutico del genere, è fondamentale che il paziente venga valutato mediante specifici test biomeccanici, in grado di individuare la precisa area di disfunzione articolare, che deve poi essere mobilizzata ripetutamente per ripristinare la sua funzionalità fisiologica.

L’alta velocità con cui si applicano le manipolazioni è indispensabile per provocare uno shock propriocettivo, così come la bassa ampiezza è decisiva per non stimolare riflessi da stiramento.

Presso Fisiotop è possibile seguire un corso di osteopatia e posturologia, incentrato sulle tecniche HVLA del rachide e delle articolazioni periferiche, tenuto dal dott Davide Coppo nella sede di Courgnè (Torino).

Per avere informazioni più dettagliate, è sufficiente compilare il form di contatto presente sul sito web, oppure inviare una mail a: info@fisiotopacademy.it.

Dopo aver valutato le condizioni di partenza del paziente, il corso HVLA è incentrato sull’approccio terapeutico miotensivo basato su tecniche manipolative dirette e indirette, che servono innanzi tutto a eliminare il dolore e poi a potenziare la funzionalità muscolare e osteoarticolare della colonna vertebrale.

CORSO HVLA

500
450
  • HVLA Thrust technique colonna vertebrale e articolazioni periferiche
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Terapia manuale neonatale

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Colonna e articolazioni periferiche

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